Come si usano le erbe

Foto: Bundo Kim

CATAPLASMA: scaldare o cuocere le erbe in acqua. Colare per eliminare l’acqua. La poltiglia rimasta va usata generalmente calda, per scopi emollienti o sedativi. Si mette la poltiglia di erbe in una pezza di tela o in una garza e va poi applicata sulla parte malata del corpo.

Cataplasma di argilla: l’argilla va impastata in un contenitore di vetro o ceramica usando un cucchiaio di legno; non utilizzate mai metallo o plastica per evitare che l’elevato potere assorbente dell’argilla “catturi” possibili sostanze tossiche.

DOSI:

  • 2-3 cucchiai da tavola per piccole applicazioni (per esempio per le dita),
  • 7-8 cucchiai per applicazioni di media estensione (ginocchio, caviglie, spalle),
  • da 10 cucchiai in su per applicazioni più estese.

Per impastare va usata acqua naturale a temperatura ambiente, che va aggiunta poco alla volta alla polvere mescolando continuamente per evitare che si formino grumi. L’impacco deve avere consistenza compatta ma morbida, per poter essere spalmato agevolmente.

Se si vuole preparare una quantità maggiore di impasto, lo si può conservare coprendolo nel contenitore con una pellicola.

La miscela ottenuta va stesa su un pezzo di stoffa pulito che poi verrà posato sulla zona del corpo da trattare. E’ sufficiente uno spessore di mezzo o un centimetro. Va lasciata almeno un’ora, se si può anche tutta la notte.

 

COLLIRIO: Si fanno bollire le erbe. Si filtra con molta cura,utilizzando una tela molto sottile e fitta. Il collirio si usa a gocce, negli occhi. Per filtrare condiglio di usae un filtro per liquori, acquistabile in drogheria.

Collirio alla camomilla: Cosa serve? procuratevi

  1. un bicchiere d’acqua;
  2. 1 cucchiaino di bicarbonato;
  3. 2 bustine di camomilla;
  4. un contenitore vecchio di collirio svitabile.

Lavare bene il contenitore del collirio e nel frattempo fare bollire un bicchiere di acqua, aggiungere un bel cucchiaino pieno di bicarbonato e quando si è completamente sciolto metteteci 2 bustine di camomilla in infusione.

Lasciare riposare per 7 min. e poi versatelo nel contenitore di collirio asciutto. Il collirio è pronto, mettete una goccia per occhio e dopo averla lasciata agire per 10 minuti, risciacquate gli occhi con l’acqua corrente fredda. Dopo poche applicazioni dovreste vedrere subito dei miglioramenti.

CONTATTO: Si usano, generalmente, foglie fresche e crude, da applicare sulla pelle e sulle parti malate.

DECOTTO: Mettere le erbe in un tegame, o pentola, in acqua fredda. Scaldare fino ad ebollizione per il tempo indicato in ogni formula e ricetta. Filtrare con una pezza o un colino fitto e usare la miscela ottenuta come indicato.

INALAZIONE: Far bollire le erbe in un pentolino e respirare profondamente i vapori che salgono dall’acqua che contiene le erbe medicinali. Coprirsi la testa e le spalle con un asciugamano per non disperdere i vapori balsamici.

Mix di erbe officinali per inalazione nelle malattie da raffreddamento:
  • 10g fiori di camomilla;
  • 10g timo;
  • 10g foglie di salvia;
  • 05g fiori di tiglio;
  • 05g fiori di sambuco.   

Preparazione:
Ridurre tutte le erbe in piccoli frammenti e mescolarle tra loro, versarle nel recipiente, coprirle con 1 litro di acqua bollente, lasciare qualche minuto in infusione, quindi procedere con i suffumigi.

 

INFUSO: Mettere le erbe in un recipiente e coprirle con dell’acqua bollente. Lasciare macerare per il tempo indicato dalla ricetta prese in considerazione. Filtrare e bere la miscea ottenuta, secondo le dosi.

IRRIGAZIONE: Bollire le erbe per il tempo indicato dalla ricetta, filtrare con cura e aggiungere, successivamente, all’acqua ottenuta altra acqua bollente o tiepida, secondo le indicazioni. Usare per irrigazioni alla parte malata, tramite una pera di gomma o clistere.

LAVATURE: Bollire le erbe, filtrare molto bene, aggiungere altra acqua, secondo le indicazioni, all’acqua ottenuta dalla bollituradelle erbe. Usare per lavaggi, bagni alle parti malate, semicupi.

TINTURE: Macerare le erbe in alcool, di solito, a 40°. Si divide la dose di alcool in due recipienti. Nella prima metà si lasciano macerare le erbe per 4-6 giorni. Si tolgono e si mettono nell’altra metà di alcool. Dopo altri 4-6 giorni si spremono le erbe, mettendo il succo nell’alcool. Infine, si riuniscono le due parti di alcool. Considerando la difficoltà della preprazione e preferibile che la tinturia sia eseguita da esperti o comprata già pronta in farmacia o erboristeria.

TISANA: Mettere le erbe in un uovo da te o infusore e metterlo in acqua calda. Si preprara come un tè, da bere caldo con o senza dolcificante.

UNGUENTO: Le erbe, crude o bollite secondo la formula, vanno mescolate con burro, miele, burro di cacao o altra sostanza. L’unguento serve per applicazioni esterne, direttamente sulla parte malata.

Unguento Balsamico
Ingredienti:

  • 50g olio di cocco
  • 25g burro di Karitè
  • 25g olio di girasole
  • 30 gocce di olio essenziale di eucalipto
  • 30 gocce di olio essenziale di menta
  • 30 gocce di olio essenziale di rosmarino
Preparazione

Dopo aver pesato tutti gli ingredienti, metterli nello stesso recipiente. Mettere sul fuoco un pentolino con acqua e mettere il recipiente a bagnomaria, mescolando fino a completo scioglimento. A questo punto si può spegnere il fuoco. Aggiungere gli oli essenziali e mescolare bene. L’unguento può essere versato in un vasetto e va lasciato raffreddare.

Avvertenze
Non è adatto ai bambini molto piccoli (al di sotto dei 2 anni). Per i bimbi di quest’età, meglio ricorrere a un lavaggio nasale con acqua e sale o con l’argento colloidale.

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2 commenti

  1. Enrica Pascuzzi

    Ho preparato l’olio di iperico raccogliendo i fiori della pianta di San Giovanni e immergendoli x 40gg in olio evo. Mi può dire tutti i possibili impieghi!? Grazie mille!

    • Sul piano fisico la medicina riconosce all’iperico proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie, antibiotiche, antivirali, antimicotiche, antisettiche eantidolorifiche che lo rendono un ottimo rimedio in tutti i casi di distonie neurovegetative, gastriti, ulcere gastro-duodenali e nelle nevralgie croniche.

      USO INTERNO:
      500-800 mg di estratto secco sotto forma di capsule o compresse al mattino

      50 gocce di tintura madre con un po’ di acqua 1-3 volte al giorno per 2 mesi consecutivi. Interrompere un mese e, se necessario, ripetere il ciclo di trattamento.

      INFUSO: 1 cucchiaio raso sommità fiorite di iperico, 1 tazza d’acqua

      Versare la miscela di foglie e fiori nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min.

      Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso tosse, raffreddore e infiammazioni urinarie

      USO ESTERNO:
      Olio di iperico: 70 gr di sommità fiorite fresche, 250ml di olio di mandorle

      Far macerare per 6 settimane in una bottiglia ben chiusa, a temperatura ambiente, quindi esporre al sole per un giorno intero. Filtrare e conservare in bottiglie di vetro scuro, al riparo dalla luce e in luogo fresco.

      Sarà sufficiente applicarlo ogni sera su viso e collo per poter constatare i primi risultati anti-rughe e anti-età, già dopo soli 10 giorni di applicazione. Oppure utilizzarlo al momento del bisogno in caso di piaghe, ulcere, scottature.

      CONTRONDICAZIONI: Diminuisce l’effetto anticoagulante del Warfarin e può abbassare i livelli ematici della Ciclosporina, usata contro il rischio di rigetto da trapianti; riduce l’effetto dei contraccettivi orali; potenzia gli effetti degli antidepressi di sintesi; ed è necessario sospenderne l’assunzione cinque giorni prima di ogni intervento chirurgico. Non si deve assumere in gravidanza e allattamento.

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