Il downshifting, che letteralmente significa “scalare le marce”, è un termine che oggi viene sempre più utilizzato per identificare una nuova filosofia di vita che in altre parti del mondo ha già preso piede.
In Australia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito è diventato un vero e proprio oggetto di studio sociologico mentre in Italia ancora se ne sente parlare pochissimo.
Ma in cosa consiste il downshifting?
Consiste nel prendersela con calma, non affannarsi per questioni di lavoro o di soldi ma concentrarsi più su se stessi, sui propri interessi e sui propri affetti.
Dunque un riadattamento dello stile di vita più semplice. Meno lavoro ma più tempo da dedicare ai valori davvero importanti. Sicuramente anche meno soldi ma questo non vuol dire non poter avere una vita felice comunque. Magari ci si impegnerà ad acquistare cose davvero necessarie evitando il superfluo. Si può cominciare ad esempio ad evitare gli sprechi in casa di luce o di acqua, ad usare in maniera corretta gli elettrodomestici o utilizzare dispositivi per il risparmio energetico. Molte persone scelgono anche di trasferirsi da grandi città caotiche in posti di campagna in modo da avere un contatto con la natura.
Un cambio di rotta radicale dove non si aspetta che le cose cambino con le lamentele verso la società o nei confronti di un governo ma si agisce in prima persona prendendo in mano la situazione e la propria vita per rendere migliore il proprio futuro.