
La composizione della propoli varia molto perchè dipende dal tipo di vegetazione da cui le api ricavano il materiale di partenza per elaborarla.
La raccolta della propoli viene effettuata da api bottinatrici che visitano fiori e gemme di diversi alberi tra cui pioppi, pino, ippocastani, betulle, querce e salici.
Una volta scaricata nell’alveare, le api utilizzano la propoli per isolare le celle dell’alveare limitando così l’ingresso di aria, acqua, batteri, virus e in generale agenti patogeni.
La propoli ci viene in aiuto in molti disturbi legati all’influenza grazie all’azione antimicrobica, antibiotica, antinfiammatoria ed analgesica.
Può essere utilizzata sotto forma di estratto idroalcolico sia per un uso locale che per un uso interno. Nell’uso locale è indicata per fare gargarismi, utilizzando circa 25 gocce in acqua 2/3 volte al giorno mentre per uso orale si diluiscono 10-15 gocce in acqua o miele 2-3 volte al dì. Generalmente bisognerebbe usare la formula seguente: 1/2 goccia per kg di peso/3 volte al giorno.
La propoli la si può aggiungere a 1 cucchiaino di miele, oppure metterla direttamente sulla lingua. In entrambi i casi bastano due o tre gocce.
La propoli ha la peculiarità di essere batteriostatica ossia inibisce la crescita batterica.